L’estate romana non è tale senza sua signora “La Grattachecca”.
La diffusione delle grattachecche è avvenuta nel primo decennio del ‘900, quando i grossi blocchi di ghiaccio prelevati dalle montagne dell’abruzzo venivano trasportati a Roma per essere destinate all’ambito della ristorazione.
Nasce così uno dei cibi da strada più amato dai romani che, allora come adesso, trovavano in questa sorta di mangia e bevi fresco e fruttato un piacevole refrigerio alle caldi estate romane.
Si diffondono così diversi chioschi soprattutto nella zona di trastevere, alcuni sono ancora li dove sono sempre stati.
La grattachecca non va confusa con la granita perchè la sua caratteristica è quella di poter percepire nel palato le scaglie di ghiaccio.
Il nome deriva proprio dall’azione del grattare! realizzata rigorosamente a mano con uno strumento apposito sulla “checca” cioè è il blocco di ghiaccio.
Gli altri ingredienti sono succhi sciroppi e frutti, tutti ingredienti semblici che insieme formano l’armonia fresca della grattachecca.
I gusti classici sono : limone, tamarindo,arancia, menta
Non è difficile trovare davanti hai chioschi gli abituè, ed il grattacheccaro magistralmente realizza i gusti richiesti.
Esistono anche scuole di pensiero su quale sia il migliore chiosco della città.
Non ci resta che provarli ! E buona grattachecca a tutti!